Se nella vostra pratica clinica sentite il bisogno di spostare il target dal quantitativo al qualitativo, la conoscenza delle aberrazioni di alto ordine, oltre che della mera refrazione, diventa indispensabile. Le informazioni fornite da Osiris, aberrometro oculare totale, sono essenziali per la corretta valutazione di pazienti critici che presentano, oltre ai tradizionali difetti di basso ordine, anche aberrazioni oculari più complesse. Differentemente da ogni altro aberrometro, Osiris è in grado di misurare le aberrazioni con una risoluzione di 45.000 punti (al massimo diametro pupillare) e con un’ampia dinamica, grazie all’utilizzo di un sensore piramidale. Il dispositivo è inoltre in grado di misurare il wave-front totale in tempo reale con un frame rate fino 33 immagini al secondo: tale peculiarità rende possibile la misura di tutti i fenomeni non stazionari quali ad esempio le variazioni del potere e delle aberrazioni durante le fasi di accomodazione.
Lo strumento si integra con il software Phoenix, offrendo una vasta gamma di opzioni di analisi, quali le mappe di errore refrattivo e le simulazioni visive (PSF, MTF e convoluzione con ottotipo), che aiutano il clinico nella comprensione e spiegazione del disagio visivo del paziente. Perfettamente integrabile con le mappe topografiche di altri strumenti prodotti da CSO, combinando le aberrometrie totali con quelle corneali di Antares, Sirius o MS-39 è possibile calcolare la componente interna del fronte d’onda e, ad esempio, valutare l’impatto di un impianto torico sulla visione.
Per la valutazione delle performances di un impianto torico la combinazione di topografia corneale, importata da tutti i dispositivi di cheratografia CSO e aberrazione oculare, consente di distinguere se l’eventuale residuo astigmatico sia a carico di una rotazione della lente o di un errato calcolo.
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